SIpEIA apprende con preoccupazione mista a sconcerto la notizia data da META (società che possiede Facebook, Instagram e Whatsapp) di abolire il fact-checking e tornare all’originaria libera espressione delle idee. Quest’ultima è certamente un valore prezioso, ma la veridicità delle notizie è un aspetto altrettanto importante, che verrebbe meno in assenza di controlli sistematici effettuati da soggetti affidabili e intesi a contrastare la disinformazione. Porre fine al fact-checking ci pare un inaccettabile vulnus alla veridicità, un’azione che per un verso diminuirà la credibilità delle notizie, e per l’altro pare un modo per lasciare il via libera alle pressioni più diverse sulle opinioni pubbliche dei vari Paesi. In questo momento storico in cui l’IA e il digitale stanno trasformando le modalità di comunicazione e di informazione, oltre che le forme di vita, SIpEIA ritiene che sia fondamentale riaffermare il principio di veridicità delle informazioni, di cui il fact-checking è una garanzia (minimale). SIpEIA si impegna a un più ampio approfondimento del problema.
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